ANNO 14 n° 119
Giovedì Web
I vini italiani in Cina
grazie ad Alibaba
di Samuele Coco
14/04/2016 - 02:00

di Samuele Coco

Quando si parla di e-commerce il pensiero di tutti è rivolto verso Seattle, città nella quale è nato Amazon, il colosso tecnologico creato da Jeff Bezos. La grande notorietà acquisita in questi ultimi anni lascerebbe pensare che nel settore vi sia un dominio incontrastato, ma seppure Amazon conservi una posizione da leader, attualmente non è al primo posto nelle classifiche di vendita.

Alibaba, il sito cinese di e-commerce è infatti quello che nell’ultimo anno ha fatto registrare volumi di vendita superiori ad ogni altra piattaforma online. Sarà per questo che l’Italia ha scelto proprio Alibaba per rilanciare la vendita dei nostri vini in terra cinese.

Nell’incontro tenutosi qualche giorno fa a Vinitaly di Verona, il premier Matteo Renzi e Jack Ma, amministratore delegato di Alibaba, hanno ufficializzato pubblicamente l’iniziativa. L’obiettivo di Renzi e dell’Italia è quello di migliorare la situazione dell’export di vino, un settore con grandi margini di guadagno che non è stato ancora sviluppato del tutto. ''Vogliamo portare l’export di vino a 7,5 miliardi e a 50 miliardi quello agroalimentare entro il 2020'', ha dichiarato il Presidente del Consiglio.

Jack Ma ha sottolineato come i vini rappresentino un grandissimo business, infatti Alibaba ha venduto circa 25 milioni di bottiglie solo nelle ultime settimane. Purtroppo per il nostro Paese però, il patron del sito e-commerce ha precisato che solo il 6% di queste 25 milioni di bottiglie era italiano,più del 50% è occupato da vini francesi. Jack Ma ha però indicato come l’Italia abbia le potenzialità per raggiungere una percentuale molto più alta di quella dei nostri cugini francesi.

Il 9 settembre sarà l’occasione per vedere come si comporteranno i nostri vini in Cina, infatti per quella data è attesa una speciale vendita di prodotti provenienti proprio da casa nostra. La speranza è quella di sfruttare un sito di e-commerce molto conosciuto per fare da traino ad un settore che genera grandi numeri ma che ha molto potenziale inespresso. In passato sono state sprecate moltissime occasioni ed è mancata una vera e propria strategia, è arrivato il momento di rilanciare il Made in Italy con l’innovazione proveniente dalla Rete.





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